La ACCORNERO S.p.A., presente sul territorio nazionale sin dall’inizio del XX secolo, è un' Azienda familiare composta dai genitori Pier Luigi e Carla Accornero e dal figlio Massimo, che rappresenta la quarta generazione nella storia della conduzione della Società, ed opera nel campo dell’estrazione e della successiva lavorazione di minerali industriali in particolare delle sabbie silico-feldspatiche.
L’attività iniziata con l’apertura di alcune cave in Piemonte, nella zona dell’Astigiano, era basata sulla commercializzazione di terre naturali argillose contenenti un notevole scheletro siliceo a granulometria variabile con grani di quarzo da 0,2 ÷ 3 mm.
Il materiale veniva scavato nel versante meridionale del rilievo collinare del basso Monferrato, sulla sinistra del bacino orografico del fiume Tanaro compreso nei comuni di VIARIGI, REFRANCORE, CASTELLO D’ANNONE, QUARTO D’ASTI, quale formazione sedimentaria del Pliocene (“sabbie ASTIANE” e “VILLAFRANCHIANE”).
Era usato in fonderia per la formatura a verde ed a secco e per anime di getti meccanici. In breve tempo sostituirono le terre importate dalla Francia nelle più importanti industrie nazionali quali la FALCK – BREDA – ILVA – ANSALDO – FIAT - TOVAGLIERI - ACCIAIERIE DI CORNIGLIANO, ecc….
Durante la 1' guerra mondiale la ditta è già dichiarata strategica ai fini bellici.
Negli anni ’39 – ’40, attenti alle nuove esigenze dell’industria siderurgica, si iniziava a produrre sabbie silicee lavate e selezionate nel nuovo impianto a CASTELLO DI ANNONE, utilizzando banchi di terre nelle quali lo scheletro siliceo era molto elevato e prevalente sulla parte argillosa (circa il 65÷70%). Tale impianto si ampliò e sviluppò dopo la 2’ guerra con l’introduzione dell’essiccazione delle sabbie in quanto le fonderie iniziavano ad utilizzarle in formatura ed animisteria in miscela con resine furaniche e fenoliche.
La ricerca di nuovi materiali e lo spirito di iniziativa verso settori industriali in forte espansione portarono la Società Accornero in Veneto, nella Zona di Creazzo (VI), dove acquisiva e potenziava un impianto che produceva sabbie per il taglio dei marmi, immettendo le più ricche in silice nel mercato delle fonderie e delle vetrerie di vetro cavo colorato ed in Liguria nella zona di Ceriale (SV) al fine di fornire la ILVA di Savona che importava dalla Francia meridionale un materiale simile
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Uffici Amministrativi
Uffici Amministrativi di Viarigi
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